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18 Mag 2022

Carlo Ginzburg al Salone del libro

Carlo Ginzburg

Carlo Ginzburg presenterà La lettera uccide al Salone del libro di Torino. Ecco i dettagli:

21 maggio, Ore 12:45-13:45
Franco Moretti e Carlo Ginzburg
Autori di Falso Movimento (nottetempo) e La lettera uccide (Adelphi)
Sala Blu, PAD 2
Due maestri del pensiero contemporaneo e un dialogo, un’intervista incrociata, che è anche una riflessione sul metodo, sulla lingua, sulla letteratura, a partire dai rispettivi libri.

18 Mag 2022

Aldo Schiavone al Salone del libro

Aldo Schiavone: L'Occidente e la nascita di una civiltà planetaria

Aldo Schiavone presenterà al Salone del libro di Torino il suo nuovo libro, L'Occidente e la nascita di una civiltà planetaria, che sarà pubblicato da Il Mulino il 19 maggio 2022.

20 maggio, Ore 10:30-11:30
Sala Viola, GALLERIA VISITATORI
Con Luciano Canfora e Stefano Feltri 

I caratteri dell’Occidente - la tecnica e il capitale, un’idea comune di cittadinanza-eguaglianza, democrazia e diritti - stanno dando vita alla prima civiltà planetaria della nostra storia. Siamo di fronte a un nuovo inizio, esposto alla catastrofe, ma anche ricco di straordinarie potenzialità.

12 Mag 2022

Porcospini digitali di Davide Sisto

Davide Sisto: Porcospini digitali

Il nuovo libro di Davide Sisto, Porcospini digitali, è in libreria, pubblicato da Bollati Boringhieri.

Nel 1851 Arthur Schopenhauer formula una celebre metafora per descrivere la difficoltà di articolare il rapporto tra vicinanza e lontananza nelle relazioni. In una fredda giornata d'inverno, alcuni porcospini si avvicinano per scaldarsi l'un l'altro e non rimanere assiderati. Ben presto però sentono il dolore delle reciproche spine, e sono costretti ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li porta di nuovo a stare insieme, si ripete il primo problema; e così via, sballottati avanti e indietro tra i due malanni. Partendo da questa metafora, Davide Sisto spiega che cosa accade oggi allorché, con l'allargarsi degli spazi virtuali (Facebook, Instagram, WhatsApp ecc.) e con le conseguenze della pandemia di COVID-19, vicinanza e lontananza non sono più formulate solo in termini di presenza fisica, ma anche come prossimità digitale e virtuale. Costretti a «congelare» i nostri corpi all'interno delle abitazioni domestiche, durante la pandemia non abbiamo mai smesso di agire fisicamente nel mondo. Alla fragilità dei nostri corpi biologici abbiamo sopperito con la presunta intangibilità dei nostri corpi digitali. Che hanno continuato a comunicare attraverso fotografie, riflessioni e canzoni; a frequentare conferenze, lezioni, riunioni; perfino ad assistere a funerali, ovviamente virtuali. Quella che si è verificata (e continua a verificarsi) è una vera e propria metamorfosi antropologica, che ci costringe a ripensare alcune categorie fondamentali del nostro immaginario: il legame tra corpo e immagine, reale e virtuale, presenza e assenza, tra l'io e le sue molteplici identità virtuali. Da un punto di vista emotivo e psicologico, spiega Sisto, i corpi digitali influenzano direttamente il nostro modo di stare nel mondo. E ci svelano che, per quanto immersi fino alla punta dei capelli nella nuova civiltà digitale, non smettiamo di avere bisogno della vicinanza degli altri. Di essere porcospini digitali, sballottati avanti e indietro tra il bisogno di solitudine e quello del contatto.

10 Mag 2022

Ovidio, Metamorfosi nella traduzione di Guido Paduano

Ovidio: Le metamorfosi

Guido Paduano ha tradotto per EInaudi Le metamorfosi di Ovidio.

"Questa nuova edizione del capolavoro di Ovidio si caratterizza per la traduzione di Guido Paduano, che riprende, rivista e con ulteriori miglioramenti, quella uscita nel 2000 nella «Pléiade» einaudiana, già considerata di assoluta eccellenza. Paduano ha poi scritto per l’occasione un saggio introduttivo che approfondisce il rapporto tra metamorfosi e morte e analizza le varie tipologie di trasformazione raccontate da Ovidio. Importante è anche l’ampio commento di Galasso, fortemente rinnovato rispetto a quello dell’edizione «Pléiade » alla luce degli studi filologici e critici piú aggiornati. Infine la novità piú evidente della nuova edizione è data da un ricchissimo apparato iconografico che si snoda in entrambi i volumi offrendo un percorso di storia dell’arte dal Medioevo al Novecento. Le metamorfosi sono state infatti il piú importante bacino di ispirazione per tutta l’arte profana, cosí come la Bibbia lo è stata per l’arte sacra: si può dire che il poema di Ovidio è stato la Bibbia dell’arte profana, soprattutto nel Rinascimento e nel periodo barocco. Ecco dunque che nelle tavole fuori testo sfilano dipinti e sculture di artisti famosi, come Tiziano, Rubens, Velázquez, Rodin, Turner, fino a Picasso e Giulio Paolini, ma anche di autori meno noti con opere poco viste, tutte da scoprire. E un saggio di Luca Bianco conduce il lettore in questo affascinante percorso."

27 Apr 2022

On Modern Poetry di Guido Mazzoni

Guido Mazzoni: On Modern Poetry

L'edizione inglese di Sulla poesia moderna di Guido Mazzoni è stata di recente pubblicata da Harvard University Press con in titolo On Modern Poetry.

An incisive, unified account of modern poetry in the Western tradition, arguing that the emergence of the lyric as a dominant verse style is emblematic of the age of the individual.
Between the end of the eighteenth century and the beginning of the twentieth, poetry in the West was transformed. The now-common idea that poetry mostly corresponds with the lyric in the modern sense—a genre in which a first-person speaker talks self-referentially—was foreign to ancient, medieval, and Renaissance poetics. Yet in a relatively short time, age-old habits gave way. Poets acquired unprecedented freedom to write obscurely about private experiences, break rules of meter and syntax, use new vocabulary, and entangle first-person speakers with their own real-life identities. Poetry thus became the most subjective genre of modern literature.

On Modern Poetry reconstructs this metamorphosis, combining theoretical reflections with literary history and close readings of poets from Giacomo Leopardi to Louise Glück. Guido Mazzoni shows that the evolution of modern poetry involved significant changes in the way poetry was perceived, encouraged the construction of first-person poetic personas, and dramatically altered verse style. He interprets these developments as symptoms of profound historical and cultural shifts in the modern period: the crisis of tradition, the rise of individualism, the privileging of self-expression and its paradoxes. Mazzoni also reflects on the place of poetry in mass culture today, when its role has been largely assumed by popular music.

The result is a rich history of literary modernity and a bold new account of poetry’s transformations across centuries and national traditions.

“Ranging widely across European and American verse traditions, Guido Mazzoni maps the space of a modern poetry fundamentally determined by the Romantic revolution of self-expression. He shrewdly illuminates the ways in which modern poetry departs from earlier poetic conventions, shaped indelibly by the paradoxes of modern life.”—Jonathan Culler, author of Theory of the Lyric

“This richly erudite book isn’t shy about its provocative thesis. Modern poetry, Mazzoni argues, diverges from both earlier poetic forms and the novel by virtue of its relentless drive toward subjectivism, autobiographism, and egocentrism. Charting the gaudy triumph of lyric individuation, he ranges impressively across two hundred years of canonical poetry in English, Italian, French, German, and Spanish.”—Jahan Ramazani, author of Poetry in a Global Age

“In this sweeping comparative study, Guido Mazzoni shows how poetry’s fate in the post-Romantic world reflects the individualism of modern Western society: atomized by small differences, narcissistic, ‘free.’ His sociological reading of modern poetry goes well beyond the conventional approach of matching poems and poets with local context. It discusses an entire corpus against the largest historical backdrop. Revelatory and often troubling, On Modern Poetry is criticism of the highest order.”—David Quint, author of Epic and Empire

“This is a book that many people will want to read, and a book that contemporary scholars should read. Tackling the uneven historical development of ‘Western’ ideas of lyric, On Modern Poetry is engaged in exactly the conversation those of us interested in the field of poetics need to have right now. I, for one, am grateful for Mazzoni’s many contributions.”—Virginia Jackson, author of Dickinson’s Misery: A Theory of Lyric Reading

26 Apr 2022

La rivoluzione passiva di Adriano Prosperi

13 Apr 2022

Rapporti di forza di Carlo Ginzburg

Carlo Ginzburg: Rapporti di forza

È in libreria la nuova edizione di Rapporti di forza di Carlo Ginzburg, pubblicata da Quodlibet.

 

23 Feb 2022

Carlo Ginzburg e Adriano Prosperi su L'Espresso

Carlo Ginzburg, Adriano Prosperi

Su L'Espresso del 20 febbraio 2020, Carlo Crosato ha intervistato Carlo Ginzburg e Adriano Prosperi.

"Quali sono le parole giuste per comprendere e interpretare la nostra storia? Con quali strumenti possiamo leggere l'attualità? Può il metodo dell'indagine storiografica insegnarci un corretto vivere civile, una sana convivenza democratica? Ne abbiamo parlato con due dei più importanti storici italiani: Carlo Ginzburg, ora in libreria con "La lettera uccide" (Adelphi), e con Adriano Prosperi, autore di "Eresie" (Quodlibet). A partire dai loro nuovi libri, abbiamo chiesto alla storiografia di farsi "magistra vitae", maestra di vita, per interpretare e abitare criticamente gli eventi della nostra storia."

19 Gen 2022

"Le qualità di un presidente". Gustavo Zagrebelsky su La Repubblica

Scrive oggi Gustavo Zagrebelsky su La Repubblica:

"La politica è una sequenza di decisioni, cioè di scelte tra possibilità. Decidere significa per l’appunto dividere, tagliare, separare. Se non c’è nulla da decidere, come accade di fronte alle cose che dipendono non da noi ma dalla necessità, dal caso o dal destino, non si è, né si può essere divisivi. Ma, fuori di questi casi, cioè nel campo delle scelte d’ogni giorno, non si può accontentare tutti. Si è divisivi per necessità, prima che per volontà. Chi volesse o promettesse di accontentare tutti sarebbe un illuso o, peggio, un ipocrita, un impostore. In politica, essere divisivi è giocoforza. Non si può piacere a tutti..."

 

18 Gen 2022

Paolo Mieli su Massimo Bucciantini

Massimo Bucciantini

Sul Corriere della Sera di oggi, Paolo Mieli parla a lungo di Campo dei Fiori. Storia di un monumento maledetto, libro che Massimo Bucciantini ha dedicato al monumento a Giordano Bruno, nel quadro di un discorso più ampio sul significato e la ricezione delle immagini pubbliche in questi anni. Per scaricare l'articolo di Paolo Mieli, cliccare qui.